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SICILIA 

La rappresentazione di questa terra e' quella di un grappolo d'uva dolce e solare, un'arancia rossa succosa e fragrante. Un mare ricco di pesce e tre vulcani di brace. Un'isola sorprendente dove le palme svettano nei vigneti in mezzo ai filari di viti ,e gli ulivi appoggiano la chioma sugli architravi dei templi greci e romani. Bellissima da guardare morbida da mangiare,piacevole da bere,meravigliosa per una vacanza. Innumerevoli le spiagge che si aprono nel Golfo di Castellammare, quella di Alcamo Marina al centro del Golfo ed intorno ad essa, dal lato di Palermo, le vicinissime spiagge di Terrasini, la cui costa e' segnata dalle antiche e maestose torri d'avvistamento che servivano ad avvertire in tempo la popolazione del villaggio degli attacchi dei temibili pirati, o dei piu' temuti Saraceni. A un chilometro e mezzo troviamo Capo Rama un'alta e dirupata scogliera bianca, dominata da una torre di avvistamento cinquecentesca, ed oggi Riserva Naturale Orientata,e ancora la spiaggia di Trappeto, un apprezzato centro balneare, con il lido Ciammarita e il lido di Trappeto e' una lunga distesa di sabbia scura di alcune centinaia di metri, interrotta in alcuni punti da sassi e scogli, che si affaccia su un mare aperto, il lungomare panoramico, tra il centro storico e la parte piu' recente della cittadina, e' luogo ideale per passeggiate serali nelle lunghe e afose serate estive,e Balestrate con meravigliose spiagge, la spiaggia piu' frequentata e' quella della Forgia (foce in italiano) presso lo sbocco del fiume Jato e la Forgitella,  adiacente ad un rigoglioso bosco di eucalipti, pini e ginepri, e dotata di stabilimenti balneari e strutture ricettive,e sul lato trapanese del Golfo troviamo,la vicina   Scopello con il paesaggio unico ed esclusivo dei famosi e splendidi faraglioni, e ancora Guidaloca ,e seguendo la costa la bellissima cala di Mazzo di Sciacca,e ancora la Riserva Naturale dello Zingaro, riserva terrestre e' tuttavia strettamente legata al mare ha una superficie di 1650 ettari, una fascia litoranea di circa 7 Km, formata da una costa rocciosa di calcari del Mesozoico con le sue caraibiche calette entrando da Sud versante Scopello e andando verso Nord prendono il nome di Cala della Capreria, Cala del Varo (raggiungibile via mare), Cala della Disa o Zingaro, Cala Beretta, Cala Marinella, Cala Torre dell'Uzzo il cui substrato calcareo esalta la trasparenza dell'acqua proprio come un ambiente tropicale. E in fine Tonnarella dell'Uzzo ,e seguendo la costa ,la spiaggia di Castelluzzo e San Vito lo Capo nota per la presenza di lidi dalla sabbia bianca e dall'acqua che appare cristallina, e la notorieta' internazionale del San Vito Cous cous festival, rassegna di cultura, musica e cucina del bacino del Mediterraneo, dalla fama e dal prestigio sempre crescente. Tantissime e splendide testimonianze artistiche lasciate dalle varie culture che si sono succedute e confrontate attraverso i secoli,come il vicinissimo sito archeologico di Segesta , dista appena km 20 da Alcamo Marina, con il suo fantastico anfiteatro e tempio greco, ma anche Selinunte km 62, la cui zona archeologica e' molto vasta e' tra i parchi archeologici piu' importanti del mediterraneo, espressione piu' completa della civilta' siciliota dei secoli IV e V a.C.. Si identificano nettamente delle aree ben distinte: l'Acropoli, la zona dei Templi G - E - F e in direzione opposta oltre il Modione il Santuario della Malophoros,e ancora Mazara del Vallo (km 73) con il famoso satiro danzante, demone facente parte del corteo orgiastico che accompagnava Dioniso, il dio greco del vino, l'opera potrebbe essere un originale di eta' ellenistica, datato nell'ambito del IV sec. a.C., e Erice (km 58) che annovera fra i molti monumenti di notevole importanza la Chiesa Matrice (XIV sec.), dedicata all'Assunta e con gli interni rifatti nel secolo scorso, il Castello Medievale (XII-XIII sec.) con i resti del tempio e il Palazzo Municipale, sede di una biblioteca e del Museo Cordici, ricco di con reperti archeologici della necropoli ericina, tra cui spicca una testa di Afrodite del IV sec. a.C. Ed ancora la polifonica ricchezza delle parlate dialettali punteggiate da isole alloglotte (albanesi e gallo-italiche) ed ancora la complessa e variegata e ricchissima esistenza di tradizioni locali ,prima fra tutte le specialita' culinarie,fra le quali si annoverano una variegata rosticceria,quali : calzoni alla mozzarella e prosciutto,gli arancini al burro e prosciutto e alla carne, le panelle di ceci, le muffolette (pani serviti caldi, conditi con olio e semi di sesamo) e le guastelle (pagnottine ricolme di formaggio, milza di vitello e grasso di maiale),da segnalare ad Alcamo,la pasta con le sarde, e tutta la ricca serie di primi piatti a base di pasta conditi con diversi tipi di sugo, per non parlare dei dolci: Cannoli, Torroni, Frutta di Martorana, la Cassata Siciliana e le Minne di vergine ricolme di gustosa crema bianca,la granita ai gelsi,la Sfinge, agli Ericini e Genovesi caldi di Erice,e tanto altro ancora, il tutto fruibile partendo da un appartamento sulla spiaggia al centro di un golfo meraviglioso, offrono al visitatore la garanzia di un'esperienza indimenticabile ed unica.

FRANCA VIOLA

NOTA STORICA DI UN PERSONAGGIO ILLUSTRE ALCAMESE

FRANCA VIOLA LA PRIMA DONNA ITALIANA AD OPPORSI AL COSIDDETTO "MATRIMONIO RIPARATORE", CHE PORTÃ’ ALLA MODIFICA DELL'ARTICOLO 544 DEL CODICE PENALE, IN PRECEDENZA LA VIOLENZA SESSUALE ERA CONSIDERATO OLTRAGGIO ALLA MORALE E NON REATO CONTRO LA PERSONA
Franca Viola (Alcamo, 9 gennaio 1947) fu la prima donna italiana a rifiutare il matrimonio riparatore, diventando un simbolo della crescita civile dell'Italia nel secondo dopoguerra e dell'emancipazione delle donne italiane. l 26 dicembre 1965, all'età di 17 anni, figlia di una coppia di coltivatori diretti, Franca Viola fu rapita (assieme al fratellino Mariano di 8 anni, subito rilasciato) da uno spasimante sempre respinto, Filippo Melodia, imparentato con la potente famiglia mafiosa dei Rimi, che agì con l'aiuto di dodici amici. La ragazza fu violentata e quindi segregata per otto giorni in un casolare al di fuori del paese; fu liberata con un blitz dei carabinieri il 2 gennaio 1966.
Secondo la morale del tempo, una ragazza uscita da una simile vicenda, ossia non più vergine, avrebbe dovuto necessariamente sposare il suo rapitore, salvando l'onore suo e quello familiare. In caso contrario sarebbe rimasta zitella, additata come "donna svergognata".
All'epoca, la legislazione italiana, in particolare l'articolo 544 del codice penale, ammetteva la possibilità di estinguere il reato di violenza carnale, anche ai danni di minorenne, qualora fosse stato seguito dal cosiddetto "matrimonio riparatore", contratto tra l'accusato e la persona offesa; la violenza sessuale era considerato oltraggio alla morale e non reato contro la persona.
Ma, contrariamente alle consuetudini del tempo, Franca Viola non accettò il matrimonio riparatore. Suo padre, contattato da emissari durante il rapimento, finse di acconsentire alle nozze, mentre con i carabinieri di Alcamo preparavano una trappola: infatti, quando rapitore e complici rientrarono in paese con la ragazza furono arrestati.
Filippo Melodia sarà condannato a 11 anni di carcere, ridotti a 10 con l’aggiunta di 2 anni di soggiorno obbligato nei pressi di Modena (uscito dal carcere nel 1976 sarà ucciso da ignoti il 13 aprile 1978 con un colpo di lupara). Pesanti condanne saranno inflitte anche ai suoi complici dal tribunale di Trapani.
Franca si sposerà, per amore, nel 1968.
“Non fu un gesto coraggioso – dirà anni dopo – Ho fatto solo quello che mi sentivo di fare, come farebbe oggi una qualsiasi ragazza: ho ascoltato il mio cuore, il resto è venuto da sé”. Sull’esempio di Franca molte ragazze cominceranno a rifiutare le nozze riparatrici.

Come raggiungerci

 Come raggiungere Alcamo Marina in auto:

 da Palermo: Autostrada A-29 Palermo Mazara del
 Vallo - direzione Mazara del Vallo - uscita Alcamo Est

 da Trapani: Autostrada A-29 Palermo Mazara del
 Vallo - direzione Palermo -  uscita Alcamo Ovest